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Nel 1990 la Regione Veneto ha istituito su parte dell’antica e indivisa proprietà delle Regole d’Ampezzo il Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo.
Il Parco è stato affidato in gestione dalla Regione Veneto alla Comunanza delle Regole d’Ampezzo “in virtù della specificità delle forme antiche di gestione del patrimonio naturale ampezzano, da esse conservato e tutelato per centinaia di anni”.
L’istituzione del Parco è, quindi, il riconoscimento della validità anche sotto il profilo ambientale della secolare gestione collettiva del territorio.
L’area protetta si estende su una superficie di 11.200 ettari e confina a nord con il Parco Naturale di Fanes-Senes-Braies, con cui forma un comprensorio protetto di omogenee caratteristiche ambientali dell’ampiezza complessiva di 37.000 ettari.
I territori del Parco sono omogenei anche dal punto di vista dell’uso del suolo, in quanto non sono presenti insediamenti abitativi e infrastrutture per lo sci alpino. Si distinguono unicamente aree a destinazione silvo-pastorale ed aree a riserva integrale.
Simbolo del Parco è una piccola pianta grassa dal fiore rosso a forma di stella, che vive sugli altopiani ampezzani: il Sempervivum dolomiticum. Esclusivo delle Dolomiti, vive per molti anni in condizioni climatiche ostili.