I confini della valle d’Ampezzo furono spesso confini di Stati diversi. Coincidono ancora oggi con i limiti dei boschi e dei pascoli su cui si attestarono i Regolie">
I confini della valle d’Ampezzo furono spesso confini di Stati diversi. Coincidono ancora oggi con i limiti dei boschi e dei pascoli su cui si attestarono i Regolieri.
I diritti di pascolo o di taglio in queste zone furono causa di liti, contese e processi decennali con i paesi limitrofi.
Il primo confine fu fissato con Dobbiaco nel 1536.
Per stabilire la confinazione con Auronzo e San Vito di Cadore dovettero trascorrere oltre duecento anni.
Nel 1753 gli abitanti di San Vito costruirono una muraglia, lunga più di due chilometri, tra i territori delle Regole d’Ampezzo e quelli delle Regole di San Vito di Cadore, per porre fine alle continue liti per il pascolo.