Il castello si ergeva un tempo su di un roccione a picco sulla confluenza del rio Felizon col torrente Boite, a nord di Cortina d’Ampezzo.
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Il castello di Botestagno

Il castello si ergeva un tempo su di un roccione a picco sulla confluenza del rio Felizon col torrente Boite, a nord di Cortina d’Ampezzo.
La prima fortezza in pietra venne costruita nel XII secolo, sul luogo di un primo avamposto longobardo.
Fu sede di una guarnigione di soldati e di un capitano sia quando Cortina apparteneva al Patriarca di Aquileia e a Venezia, fino al 1511, sia quando passò sotto l’Impero Asburgico.

Il capitano era nel contempo governatore di Ampezzo, giudice nei processi criminali con potere di vita e di morte e riscuoteva il pedaggio sulle merci in transito lungo l’antica Strada Regia.

Nel corso del XVII secolo gli imperatori asburgici ordinarono l’abbandono della roccaforte, che cadde in rovina. Nel 1783 la Comunità d’Ampezzo l’acquistò e ottenne il permesso di demolirla. Fu completamente abbattuta dall’esercito italiano durante la Prima Guerra Mondiale.