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Ancora oggi in molti luoghi d’Europa, soprattutto di montagna, sopravvivono proprietà collettive. Regole, vicinie, comunanze, partecipanze, consorterie, sono soltanto alcuni dei nomi che le contraddistinguono.
Nella proprietà collettiva lavoro, sangue e terra si legano creando una civiltà peculiare.
Le Regole d’Ampezzo sono un antico ordinamento in cui si riuniscono i discendenti delle famiglie originarie, i Regolieri.
L’istituzione nacque con lo scopo di regolamentare il rapporto fra gli uomini e la natura, di permettere un uso rispettoso e collettivo del territorio naturale della valle, finalizzato alla sopravvivenza e al benessere della comunità ampezzana.
La comunione di boschi e pascoli è vissuta come un legame di solidarietà profonda che unisce gli abitanti originari.
La storia delle Regole d’Ampezzo si perde nei secoli, è la storia di una scelta di vita: la scelta della comunità sul singolo.