A tavola con Buzzati:
l’omaggio di Cortina e dell’Accademia della Cucina
Si arrampicava sulle Dolomiti insieme alle Guide Alpine, sciava, dipingeva instancabilmente e lanciava strali contro le mode culinarie d’importazione. Amava le ricette del territorio e al Natale ha dedicato tanti suoi scritti. È il ritratto inedito di Dino Buzzati, fondatore dell’Accademia della Cucina, a cui la delegazione di Cortina d’Ampezzo rende omaggio a mezzo secolo dalla morte. In programma, sabato 17 dicembre, una conversazione – performance con l’autrice Maria Teresa Ferrari, l’attore Martino Apollonio e la guida alpina Lorenzo Lorenzi, storico amico dello scrittore. In seguito, gli “Accademici” ricordano Dino Buzzati durante la Conviviale degli Auguri, con un menù che rispecchia l’amore dello scrittore per la cucina tipica e tradizionale.
Cortina d’Ampezzo, 12 dicembre 2022 Dino Buzzati torna tra le Dolomiti, protagoniste di tanti suoi scritti tinti di nostalgia e mistero. È l’ “Accademia Italiana della cucina – Delegazione di Cortina d’Ampezzo” a rendergli omaggio, a 50 anni dalla scomparsa, con una serata che rispecchia la personalità dello scrittore, ampezzano d’adozione. Il 17 dicembre, a pochi giorni dal Natale, tema che attraversa tutta la sua vita di scrittore e giornalista. l’Accademia propone un suo ritratto inedito, un racconto a più voci che si dipana attraverso le sue più grandi passioni: le parole, le immagini, il senso di meraviglia che gli ispirava la montagna. “Dino Buzzati ha amato moltissimo Cortina e le Dolomiti, viveva profondamente il legame con questo territorio” spiega la Delegata Monica De Mattia. “Oltre che scrittore, giornalista, pittore e alpinista, è stato uno dei fondatori dell’Accademia di Cucina assieme a Orio Vergani, personaggio di primo piano nel mondo del giornalismo, della letteratura e dell’arte. È così che vogliamo ricordarlo, condividendo, in un’atmosfera conviviale, il patrimonio di bellezza che ci ha lasciato”.
L’appuntamento (aperto al pubblico) è alle 17.45 alla Ciasa de ra Regoles, sede dei Regolieri d’Ampezzo: andrà in scena una performance ideata dall’autrice Maria Teresa Ferrari, tra i massimi esperti di Buzzati – in particolare del Buzzati pittore. Il pubblico potrà scoprire storie e aneddoti sullo scrittore e il suo rapporto con le Dolomiti, la cucina e il Natale, e ascoltare una selezione di brani scelti letti dall’attore e regista Martino Apollonio, originario di Cortina. Sarà presente anche un grande amico di Buzzati, Lorenzo Lorenzi, Scoiattolo e Guida alpina di Cortina, che racconterà le escursioni fatte insieme. Nel flusso di ricordi e parole si inseriranno foto e video dedicate ai soggiorni ampezzani di Buzzati e agli scenari naturali che prediligeva.
“Appena ne aveva la possibilità Dino Buzzati veniva a Cortina: le montagne erano per Dino Buzzati un richiamo irrinunciabile. In estate ci veniva per scalare le sue amate Dolomiti, in inverno per frequentare le piste” racconta Maria Teresa Ferrari. “Quasi ogni notte – come scriveva agli amici – sognava di arrampicare o di scendere con gli sci. In città era il famoso vincitore del Premio Strega, ma tra queste crode diventava alpinista, arrampicando con le Guide alpine e gli Scoiattoli di Cortina. E sempre qui, in una dimensione di libertà e pace assoluta, trovava ispirazione per la sua arte, e si sentiva apprezzato come pittore e artista completo”.
Più tardi, la delegazione di Cortina d’Ampezzo dell’Accademia italiana della Cucina si sposterà nella cornice dell’Hotel Cortina, in Corso Italia, per la Conviviale degli Auguri. La cena sarà un omaggio alla straordinaria poetica di Buzzati dedicata alla cucina. “Nonostante lo stile di vita frugale era molto attento a questo aspetto, che considerava una componente fondamentale della civiltà: il cibo come veicolo di cultura, costumi e abitudini” spiega Paola Franco, una dei Simposiarchi. “Difendeva con accanimento le ricette tradizionali dalle nuove – per l’epoca – mode culinarie, che considerava una barbarie. Soprattutto amava le ricette delle Dolomiti, come anche quelle legate alle festività natalizie: a questo periodo dell’anno ha dedicato molti racconti. Partendo da qui abbiamo ideato un menù degno di Buzzati: un’autentica sorpresa”.
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