La mostra “I Bortoluzzi a Cortina. La dinastia del paesaggio” a cura di Giorgio Chinea Canale sarà allestita negli splendidi spazi del Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi, presso la Casa delle Regole, a Cortina d’Ampezzo (Belluno). Patrocinata dalla Provincia di Belluno Dolomiti e dal Comune di Cortina d'Ampezzo, inaugurerà il 25 giugno prossimo e resterà aperta al pubblico fino al 9 ottobre 2022.
In esposizione oltre ottanta opere che comprendono capolavori di Millo Bortoluzzi Senior (Treviso, 31 luglio 1868 – Dolo, 10 febbraio 1933); di Millo Bortoluzzi Junior (Dolo 1938 - Padova 2012) e di Alberto Bortoluzzi (Padova 1988). Una dinastia di paesaggisti che attraversano i secoli, con voce originale, per raccontare le continue suggestioni del nostro territorio. Percorrendolo con il pennello, dalla laguna veneta fino a Cortina, la Regina delle Dolomiti.
“Il tema del paesaggio è molto sentito nella nostra valle in considerazione degli scenari naturali delle Dolomiti, Patrimonio UNESCO dal 2009 non solo per l’importanza geologica e geomorfologica, ma per la loro unicità che le rende riconoscibili in tutto il mondo…” spiega Gianluca Lorenzi, Sindaco di Cortina d’Ampezzo.
Mentre Gianfrancesco Demenego, Delegato Museo Rimoldi, afferma: “Sempre più frequentemente giungono al Museo Rimoldi proposte di mostre riguardanti il paesaggio. A farci propendere per quella che, con soddisfazione, presentiamo quest’estate ai nostri visitatori è stata una particolarità: narra la storia di una famiglia di artisti che, affascinati dalle scenografie regalate dal paesaggio veneto, pur nello scorrere del tempo e nel considerevole mutare degli stili, hanno continuato a percepire la bellezza di ciò che li circondava, ma soprattutto a esprimerla sulle loro tele con delicata sensibilità…”.
Sottolinea inoltre Flavio Lancedelli, Presidente Regole d’Ampezzo: “Che il paesaggio, in particolar modo quello montano, sia un tema da noi molto apprezzato è risaputo e non potrebbe essere diversamente: un sentimento spontaneo visto il luogo straordinario dove abbiamo avuto la fortuna di nascere e per il quale il nostro antico Ente opera proprio al fine di conservarlo e trasmetterlo così come l’abbiamo ereditato dai nostri avi…”.
"A quattro anni dalla mostra padovana che titolava ‘L'Eredità dello Sguardo’ porto a Cortina alcune tra le più belle opere firmate dalla dinastia dei pittori veneti dei Bortoluzzi – spiega China Canale- in un'inedita e più ampia riunione famigliare che mi ha visto in prima linea contattare e coinvolgere splendide collezioni pubbliche e private. Buona parte delle opere esposte di Millo Bortoluzzi Senior sono un prestito della Galleria padovana Nuova Arcadia di Luciano Franchi, a oggi uno dei più grandi collezionisti dell’artista”.
La mostra è infatti la seconda importante tappa di una trilogia che il curatore Chinea Canale dedica ai Bortoluzzi, una delle più importanti dinastie pittoriche del panorama artistico veneto a cavallo tra ‘800 e ‘900. Un excursus pittorico che ha come protagonista il paesaggio, interpretato da tre generazioni di pittori, dalla classicità fino al paesaggista contemporaneo, altrettanto poetico e onirico.
Bisnipote di Millo Bortoluzzi Senior, che fu artista di fama internazionale, tra i più importanti del Novecento italiano, assistente di cattedra di pittura del paesaggio con Guglielmo Ciardi all’Accademia di Belle Arti di Venezia, maestro di Teodoro Wolf Ferrari e figura di spicco di numerosi concorsi nazionali ed internazionali (Biennale di Venezia, Cà Pesaro, quadriennale di Roma etc.) Alberto Bortoluzzi è stato anche nipote e allievo di Millo Bortoluzzi Junior, protagonista della Padova della seconda metà del Novecento, fautore di una riscoperta della pittura di paesaggio.
Millo Bortoluzzi Senior, nel lontano Ottocento, produceva delle vedute così realistiche da suggerirne quasi l’ora e il giorno della realizzazione. Per questa sua “verità” aveva partecipato alle massime esposizioni nazionali e si era affermato rapidamente. La critica al realismo infiamma e il colorismo di Millo Bortoluzzi Junior ne risentirà, producendo significative variazioni sintatiche. Per arrivare ad Alberto che, con il linguaggio del contemporaneo, torna sul paesaggio trasfigurandolo nell’assenza di segnali antropici, sconvolgendo la trimensionalità ed affidando quindi al cielo e alle nuvole l’ultima parola per dire della sua terra veneta. “Un onore per me compiere questo grande passo con Alberto Bortoluzzi - incalza il curatore Chinea Canal e- erede e testimone di una delle famiglie più cult della tradizione pittorica veneta, un artista brillante, forte e deciso, dal carisma e dal fascino indiscutibile e soprattutto dalla forte dottrina e disciplina. Plasmata negli anni dallo studio accademico e dalla tenacia tipica di ogni vero artista. Con Alberto mi legano ricordi importanti, è con lui che ho iniziato la mia carriera di Gallerista, a Padova nel 2017 inaugurai la mia prima galleria d’arte, la Giorgio Chinea Art Cabinet di Vicolo Pedrocchi ed è con lui che, dopo questa importante tappa cortinese, arriveremo a chiudere la trilogia a Treviso”. Simonetta Cini, storica dell'arte, firmerà un apparato testuale sull'operato di Millo Bortoluzzi Senior con un focus sul ciclo di tempere che decorano le sale dell'ex Grand Hotel di Misurina, attualmente sede dell'istituto Pio XII, centro di cura di fama internazionale per la cura dell’asma infantile.
A completare la mostra un affaccio sulla pittura contemporanea cortinese voluta dal curatore per una sorta di continuum. Una testimonianza di come, a Cortina, il paesaggio sia tema forte, radicalizzato anche nei giovani. In esposizione tele di Gabriele Ciot e della cadorina Sara Da Corta’.