Ricordando quel 20 luglio 1969 e Alessandro Dimai
domenica 4 agosto 2019, ore 18.00
inaugurazione della mostra Chiaro di Luna di Giovanni Soccol
Il Museo Rimoldi ricorda i cinquant'anni anni dal primo allunaggio di un essere umano attraverso le suggestioni del pittore Giovanni Soccol, che ben si accompagnano alle emozioni suscitate dallo straordinario avvenimento di quel 20 luglio 1969. Ed è proprio la pallida luce dell’astro d’argento che possiamo ritrovare nei cicli pittorici dell’artista veneziano.
Quella stessa luce che, per tutta la vita, ha affascinato l‘astronomo amatoriale ampezzano Alessandro Dimai, mancato prematuramente il 7 marzo scorso. Ad Alessandro, conosciuto a livello internazionale, è stata accreditata l'individuazione dell'asteroide “50240 Cortina”, risalente al 28 gennaio 2000; a lui si deve, inoltre, la scoperta di diciotto supernovae. Il 15 novembre 1998, l’astronomo Vittorio Goretti gli ha dedicato un l'asteroide, battezzandolo “25276 Dimai”…
La mostra antologica "Chiaro di Luna", a pochi mesi di distanza dalla Personale veneziana tenutasi presso la Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro, mette a fuoco le principali tematiche che sono state oggetto della sua produzione pittorica nell'ultimo ventennio. Comune denominatore dei diversi cicli che si sono succeduti in questi anni è l’atmosfera notturna che avvolge i diversi soggetti, caratterizzati da sapienti giochi di luci ed ombre, che ne accentuano la velata ambiguità di immagini-metafore: i Firmamenti, fitto agglomerato di stelle che si distribuiscono nella volta celeste; le Maree, falci lunari sospese sul mare, tra cui il grande Trittico esposto nel 2011 alla 54° Biennale; i Teatri e i Labirinti d’Invenzione, due classici modelli architettonici caratterizzati da taglienti giochi di luci ed ombre; le Petroliere, inesorabili mostri metallici che appaiono nel chiarore lunare; le Dormienti, enigmatiche figure femminili addormentate sotto il raggio lunare, in un grande letto il cui panneggio ambiguamente rimanda alle onde del mare.
Una mostra che, con le sue luci pacate, non mancherà di accendere emozioni e riflessioni, così come la luna, sin dalla notte dei tempi.
E il pensiero andrà anche ad Alessandro: a suo modo, tra le suggestive opere di Soccol, il Museo Rimoldi, insieme all’Associazione Astronomica Cortina, lo ricorderà.