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SULLE TRACCE DI HEMINGWAY IN VENETO

11/08/2018

Sabato 11 agosto alle ore 18.00 verrà presentato il libro "Sulle tracce di Hemingway in Veneto"

Interverranno gli autori

la prof. Rossella Mamoli Zorzi - emerito dell’Università Ca’ Foscari di Venezia

il giornalista Giandomenico Cortese – curatore scientifico del “Museo Hemingway e della Grande Guerra” di Bassano del Grappa

Un libro edito dalla Fondazione Luca per ricordare il passaggio in Veneto del celebre scrittore e giornalista statunitense.

Villa Ca’ Erizzo, di proprietà della famiglia Luca, sede del “Museo Hemingway e della Grande Guerra” di Bassano del Grappa, nel 1918 fu residenza della Sezione Uno delle ambulanze della Croce Rossa Americana. Tra i volontari autisti arrivò quel giovane americano che sarebbe diventato famoso in tutto il mondo e Premio Nobel per la Letteratura: Ernest Hemingway.

Il Brenta e il monte Palladio, come molti altri luoghi legati a momenti di vita vissuta nel Veneto, furono per lui fonte d’ispirazione. Così si apre “Addio alle armi”: “Verso la fine di quella estate eravamo alloggiati in una casa di un paese prospiciente il piano, con uno sfondo di montagne. Nel letto del fiume c’erano ciottoli e massi asciutti e bianchi al sole, e l’acqua limpida e blu scorreva veloce…la pianura era ricca di messi, c’erano dappertutto alberi da frutta, e nello sfondo si ergevano le montagne brune e aride. Lassù si combatteva, e di notte vedevamo le vampe di fuoco dei cannoni…”

Molti i giorni trascorsi fino al 1950 anche a Cortina d’Ampezzo, dove oltre ad incontri e gite alla scoperta del territorio dolomitico, in compagnia della moglie Mary e di amici speciali come la scrittrice Fernanda Pivano, si svolsero anche le ultime fasi della stesura del romanzo Di là dal fiume e tra gli alberi.  

Benché Hemingway sia più spesso associato alla Florida, a Parigi, alla Spagna, a Cuba e all’Africa, l’Italia, e il Veneto in particolare, sono stati altrettanto importanti nella vita dello scrittore. Nel primo conflitto mondiale ebbe qui il suo primo incontro con la guerra sul fronte (Addio alle Armi) e fu Venezia che gli fornì l’ispirazione dopo la Seconda Guerra Mondiale (Di là dal fiume e tra gli alberi) e lo aiutò a riprendersi da due gravi incidenti avuti in Africa.

«Sono un vecchio ragazzo del Veneto. Lo amo e lo conosco piuttosto bene», scrisse Hemingway all’amico Bernard Berenson, il critico d’arte americano che viveva a Fiesole.