MONOCROME- Camminando tra le Dolomiti d’Ampezzo

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MONOCROME- Camminando tra le Dolomiti d’Ampezzo

Immagini dal libro fotografico di Manuel Cicchetti

Dal 19/03/2019 al 22/04/2019

Il Museo d’Arte Moderna “Mario Rimoldi”, una delle più importanti collezioni del suo genere in Italia e all’Estero, patrimonio delle Regole d’Ampezzo, con opere di Campigli, Carrà, De Chirico, Depero, De Pisis, Guttuso, Martini, Morandi, Music, Rosai, Savinio, Severini, Soffici e Sironi, ospita nei suoi spazi le fotografie delle Dolomiti di Manuel Cicchetti.

Le immagini, in BN e di grande formato, sono messe in dialogo, per temi o forme o linee, con alcune opere della Collezione Rimoldi. Opere di grande pregio pittorico e Fotografie d’Autore: due modi di esprimere la realtà, frutti di creatività e sensibilità diverse, che riescono a offrire una visione originale e stimolante della Natura e delle sue bellezze.

Camminando tra le Dolomiti d'Ampezzo 

Il volume, da cui sono tratte le immagini in mostra, raccoglie 85 selezionate fotografie in BN, un lavoro di documentazione fotografica durato quattro anni e frutto di passeggiate in ogni stagione tra i boschi, gli altopiani, i sentieri delle Dolomiti della Conca d’Ampezzo.

Ogni fotografia è stata ricreazione di un palcoscenico, di una sceneggiatura visiva in cui il cielo è spesso coprotagonista in scenari di dettagli ineguagliabili e irripetibili, pur nel susseguirsi di giornate d’Inverno e d’Estate, di Autunno e Primavera.

Neve e disgelo, cascate e corsi d’acqua, laghi e fiumi antichi, alberi allineati e permanenti, in fuga allo sguardo e fissati dallo scatto, e, soprattutto, formazioni rocciose che furono in mari preistorici. Sabbie coralli molluschi, muschi e alghe, lucenti silici e graniti, dolmen sommersi tra i quali acque salate scavarono percorsi di correnti, oggi si elevano e conservano, in ogni piega della pietra, tesori che le fanno risplendere nella sempre diversa luce del Sole e della Luna, ecco le Dolomiti.

Monumenti della Natura ritratti come entità viventi e con spirito documentaristico attraverso l’uso scenografico delle luci, le inquadrature e con l’affettuosa dimestichezza di chi è parte di un luogo che lo emoziona e di cui vuole trasmettere la profonda sensazione di bellezza e grandezza.

Questo appassionato impegno ha prodotto il volume coeditato da Music Company e Touring Club Italiano, che dà anche il nome alla Mostra e a cui sono stati riconosciuti i prestigiosi patrocini della Fondazione Dolomiti UNESCO; del Comune di Cortina d’Ampezzo; delle Regole d’Ampezzo e del Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo.

Manuel Cicchetti

L’Autore Manuel Cicchetti, fotografo, regista e creativo dalle multiformi attività, ha in questo modo dato vita a un progetto a lungo meditato sui luoghi che lo hanno visto bambino e poi via via diventati gli spazi dell’emozione e della bellezza assorbita nelle lunghe camminate in ogni stagione dell’anno.

Crescere in questi scenari ha favorito la sua ricerca di architetture nelle dorsali di roccia, nelle cime scabre e scolpite o innevate, in orizzonti chiusi e aperti, nelle fughe visive di tronchi, nel susseguirsi di boschi tra i quali l’acqua il ghiaccio la neve la brina e l’erba formano pozze di luce tra le ombre e danno riposo alla vista e allo spirito. Cominciare a usare la macchina fotografica gli ha permesso di avvicinarsi a un approccio personale e speciale con la luce e l’ombra, con i giochi dei dettagli sovrapposti, o in sequenza, nella rappresentazione scenica di realtà condivisibili ma uniche quando mediate dal suo sguardo attento e fermo.

Questa intima frequentazione l’ha portato alla decisione di devolvere parte del ricavato della vendita dei volumi, nelle maggiori librerie d’Italia, al ripristino e alla cura delle foreste abbattute dalla recente tempesta di vento e pioggia dell’Ottobre 2018. 

 

La Fondazione Dolomiti Unesco inoltre, in occasione del proprio decennale, ha richiesto la realizzazione di manifesti, riproducenti alcune delle immagini più suggestive, che saranno a giorni messi in vendita a favore del Progetto Serrai di Sottoguda.