Non c’è niente che sfugga allo scorrere del tempo: la civiltà si evolve, la tecnologia migliora, la struttura di città e paesi si modifica ogni anno che passa. Questo si può vedere nell’architettura degli edifici, nel sorgere di nuovi complessi laddove una volta c’erano solo boschi e prati; che sia un bene o un male lo diranno le generazioni future.
Anche Cortina d’Ampezzo è cambiata con il passare degli anni; da piccolo paesino dedito alle attività legate alla terra ha scoperto il turismo e con esso tutto ciò che gli è connesso – alberghi, nuove case e strutture dedicate all’intrattenimento e allo svago. Poi sono arrivati i Giochi Olimpici Invernali del 1956 che hanno fatto conoscere la località in tutto il mondo con il conseguente incremento di popolarità e un nuovo stravolgimento dell’assetto urbano. E via via fino ad arrivare a oggi.
Niente rimane fisso, tutto è in continuo mutamento.
L’esposizione fotografica “Visioni d’Ampezzo – Com’era e com’è la Regina delle Dolomiti”, attraverso una selezione di scatti che immortalano alcuni aspetti relativi alla località, mostra come essi siano cambiati nel tempo. Scorci di paesaggio, ma anche elementi legati ai lavori boschivi, pastorizi o turistici. Per vederne i mutamenti nel complesso basta camminare per le strade e sentieri...
Quello che c’era ieri oggi è stato modificato o sostituito con qualcosa di diverso e chissà se rimarrà così in futuro o cambierà ancora. A noi spetta il compito di preservarne la memoria.